I mandarini rappresentano un’opzione succosa per chi è alla ricerca di dolcezza naturale. Con un Indice Glicemico (IG) piuttosto elevato di 30 su 100, è importante sapere che questa cifra potrebbe persino salire a seconda del contenuto di zuccheri di ogni singolo frutto. Tuttavia, secondo l’American Diabetes Association, non esiste una correlazione diretta tra il consumo di mandarini e l’incremento indesiderato del livello di zuccheri nel sangue.
La Verità Sullo Zucchero nei Frutti
Cosa misura esattamente l’Indice Glicemico? Non solo il livello di zuccheri presenti nell’alimento, ma soprattutto come questi zuccheri influiscono sull’organismo: si tratta della velocità con cui aumentano i livelli di glucosio nel sangue dopo l’assunzione cibo. La maturazione di un frutto può incrementare la sua dolcezza, ma non altera altri aspetti come il contenuto di fibre. Nei mandarini, le fibre si trovano prevalentemente nella parte bianca all’interno della buccia, che quando assorbita con l’acqua può espandersi nello stomaco, rallentando la digestione e l’assorbimento degli zuccheri.
Consumo Consapevole di Mandarini per Chi è Attento alla Glicemia
Se la gestione del diabete è sotto controllo, si possono tranquillamente consumare fino a tre mandarini al giorno, facendo attenzione a distanziarli dagli altri pasti. Tuttavia, è sconsigliato bere il loro succo perché si perderebbe quel tesoro di fibre che modera l’assunzione di zuccheri. Oltre a mitigare l’appetito e mantenere sazi, i mandarini sono ricchi di vitamina C e A e di antiossidanti. Se ne raccomanda un consumo moderato, seguendo le dosi suggerite, per trarre vantaggio dalle loro proprietà benefiche sul pancreas, un organo chiave nella liberazione dell’insulina.