Nella storia del cinema, poche opere hanno segnato l’immaginario collettivo come E.T. L’extra-terrestre, un film che, fin dalla sua uscita nel 1982, ha catturato i cuori di milioni di spettatori in tutto il mondo. Con un incasso di oltre 664 milioni di dollari e un budget ridotto, è stato chiaro fin da subito che la Universal avesse interesse a sviluppare un sequel. Tuttavia, il regista Steven Spielberg si è opposto fermamente all’idea. In un recente evento a New York, ha condiviso la sua esperienza e il motivo della sua resistenza.
La Lotta per i Diritti Creativi
Durante la lavorazione di E.T., Spielberg si trovò a dover affrontare una situazione delicata riguardante i diritti creativi del suo lavoro. Infatti, prima del successo del film, non aveva ancora acquisito la facoltà di “congelare” i diritti di sfruttamento delle sue opere, il che significava che la Universal avrebbe potuto decidere di realizzare un sequel senza il suo consenso. Questa precarietà lo portò a combattere una vera e propria guerra per garantire che il suo amato alieno rimanesse solo nel primo film.
Un Sequenziale Futuro Impossibile
Nel corso degli anni, vari spunti per un possibile sequel sono stati proposti. Uno dei più intriganti prevedeva un ritorno di E.T. sulla Terra per salvare un Elliott adulto, ora scienziato della NASA, da una misteriosa malattia. La figlia di Elliott, ereditando poteri straordinari dal DNA alieno, diventa il bersaglio di un’organizzazione segreta. Un’entità oscura, svegliatasi da un lungo sonno, nutre un insaziabile desiderio di potere, alimentando una trama carica di tensione e nostalgia.

Cambiamenti nel Settore Cinematografico
Il contesto di Hollywood negli anni ’80 era decisamente diverso rispetto ad oggi. Le major cercavano di capitalizzare il successo di film acclamati con sequel e spin-off, ma l’approccio era meno raffinato e ponderato. Oggi, le case di produzione si impegnano a investire maggiore energia nella creazione di continuazioni coerenti e di qualità. Spielberg stesso ha affermato di aver flirtato con l’idea di un sequel per E.T., ma alla fine si è reso conto che molte delle proposte presentate non si adattavano alla magia originale della storia.
L’eredità di un Capolavoro
Nonostante il potenziale per un sequel, Spielberg ha sempre considerato E.T. un film personale, realizzato per esprimere emozioni autentiche. Secondo lui, l’intento era quello di raccontare una storia che provenisse dal cuore, piuttosto che mirare a soddisfare le aspettative commerciali. “Non c’era pressione”, ha dichiarato, “volevo semplicemente raccontare questa storia”. Questo approccio ha contribuito a fare del film una pietra miliare nella storia del cinema, un’opera che continua a crescere e influenzare generazioni.
Conclusione: Un’Alchimia Indimenticabile
In definitiva, la resistenza di Spielberg verso un sequel di E.T. ha contribuito a preservare l’integrità dell’opera originale. L’assenza di un seguito ha permesso al film di rimanere un classico intramontabile, evocando sentimenti di meraviglia e nostalgia. Mentre il dibattito su possibili continuazioni persiste, la vera magia di E.T. rimarrà sempre nel cuore di chi lo ha amato, senza la necessità di ulteriori capitoli.