Il mondo del cinema d’azione ha visto molti eroi iconici, ma nessuno è paragonabile a John McClane, il protagonista della celebre saga di “Die Hard”. Questa franchise, conosciuta per le sue sequenze mozzafiato e i colpi di scena inaspettati, ha un nuovo capitolo che potrebbe sorprendere i fan: un romanzo grafico intitolato “A Million Ways to Die Hard”. Uscito nel 2018, questo lavoro non ha ricevuto la giusta attenzione, ma offre un’interessante prospettiva sul personaggio di McClane, immerso in una trama che, purtroppo, delude le aspettative.
A Million Ways to Die Hard: Un Ritorno Inaspettato
Pubblicato da Insight Comics, “A Million Ways to Die Hard” segna il ritorno di John McClane trent’anni dopo gli eventi del film originale. Ambientato a Los Angeles, il romanzo grafico racconta di un monumento eretto in onore dell’attacco di Hans Gruber al Nakatomi Plaza. Durante la cerimonia, Holly, l’ex moglie di McClane, viene rapita da un serial killer noto come “Mr. Moviefone”, costringendo McClane a tornare in azione.
Il romanzo, scritto da Frank Tieri e illustrato da Mark Texeira, si presenta come un’opera di ottanta pagine che, purtroppo, manca della profondità narrativa che i fan della saga si aspettano. I personaggi sono poco sviluppati e la trama sembra correre senza mai fermarsi per dare vita a situazioni più avvincenti.

I Difetti del Romanzo Grafico
“A Million Ways to Die Hard” è stato descritto come un curioso artefatto all’interno della saga. Ecco alcuni dei suoi principali difetti:
Un’Opportunità Sprecata
La promessa di un’avventura ricca di adrenalina e suspense si dissolve rapidamente nella lettura di “A Million Ways to Die Hard”. Anche se ci sono tentativi di richiamare elementi caratteristici delle pellicole, come la presenza di personaggi storici come Al Powell e Hans Gruber, pare che il progetto non riesca a catturare l’essenza di ciò che ha reso la saga così amata.
Inoltre, i momenti d’azione, che dovrebbero essere il cuore pulsante di un’opera del genere, risultano scialbi e privi di fervore. Invece di presentare situazioni in cui McClane si trova in difficoltà, il romanzo si limita a mostrare un eroe che spara battute sarcastiche senza un vero coinvolgimento emotivo.
La Fine di un’Era?
Con Bruce Willis che ha annunciato il ritiro dall’acting a causa di problemi di salute, il futuro della saga di John McClane appare incerto. “A Million Ways to Die Hard” potrebbe rappresentare un addio, o perlomeno una parentesi, per un personaggio che ha fatto la storia del cinema d’azione.
Nonostante la sua natura discutibile, il romanzo grafico rimane comunque un pezzo da collezione per i fan più accaniti della saga. Per molti, sarà difficile dimenticare le avventure di McClane e il modo in cui ha definito un’intera generazione di film d’azione. Ma in questo caso, è meglio approcciarsi al lavoro con basse aspettative e valutare il suo valore come un esperimento narrativo piuttosto che un autentico seguito della saga.