Blade Runner, Harrison Ford era già Han Solo, ma all’epoca i produttori non sapevano chi fosse: chi è questo attore?

Ridley Scott ha recentemente condiviso una retrospettiva sulla sua carriera e sul famoso film Blade Runner in un’intervista con la rivista GQ. Ha parlato delle sue scelte artistiche, in particolare del casting di Harrison Ford nel ruolo di protagonista, e di come la sua decisione iniziale fosse stata messa in discussione dai produttori. Inoltre, ha riflettuto sull’impatto critico del film al suo rilascio e su come, nonostante le prime recensioni negative, Blade Runner sia diventato un cult nel corso degli anni.

  • Ridley Scott rivela i dubbi dei produttori su Harrison Ford per Blade Runner.
  • Harrison Ford racconta di aver sempre saputo che Rick Deckard era un replicante.
  • Le prime recensioni critiche di Blade Runner furono estremamente negative, ma il film è diventato un cult.

Scopri i migliori film del 2024

In un’epoca in cui il cinema continua a evolversi, la scelta di attori per film iconici può sorprendere. Recentemente, Ridley Scott ha condiviso alcuni retroscena sul suo lavoro su “Blade Runner”, rivelando che la selezione di Harrison Ford come protagonista non fu inizialmente accolta con entusiasmo dai produttori.

La scelta controversa di Harrison Ford

Ridley Scott, noto regista di film di grande successo, ha rivelato durante una video-intervista con la rivista GQ che i finanziatori di “Blade Runner” erano scettici riguardo alla sua decisione di ingaggiare Harrison Ford per il ruolo principale. A quel tempo, Ford era già famoso per il suo ruolo di Han Solo nella saga di Star Wars e per aver interpretato il protagonista in “I predatori dell’arca perduta”. Tuttavia, i produttori sembravano ignorare il suo valore nel panorama cinematografico.

Blade Runner, Harrison Ford era già Han Solo, ma all’epoca i produttori non sapevano chi fosse: chi è questo attore?

Un regista determinato

Scott ha ricordato un episodio specifico in cui i finanziatori chiesero: “Chi è Harrison Ford?”. La sua risposta fu chiara: “Lo scoprirete”. Questo momento sottolinea la fiducia che Scott riponeva nell’attore. Nonostante le incertezze iniziali, Ford si dimostrò perfetto per il ruolo, portando una nuova dimensione al personaggio.

La preparazione di un’opera innovativa

Durante la post-produzione di “I predatori dell’arca perduta”, Ridley Scott decise di coinvolgere Harrison Ford in “Blade Runner”. L’attore era entusiasta di cimentarsi in un ruolo più profondo rispetto a quelli già interpretati. Per Scott, la complessità drammatica di “Blade Runner” rappresentava una sfida interessante.

Un’idea audace

Scott ha descritto il processo creativo dietro “Blade Runner”, sottolineando che lavorò a stretto contatto con lo scrittore Hampton Fancher. Insieme, svilupparono una storia che avrebbe dato vita a un universo originale. Scott affermò: “Stavo inventando un mondo completamente nuovo”, mettendo in evidenza l’importanza della sceneggiatura e dei dialoghi nel progetto.

Il destino misurato della critica

Nonostante le sue ambizioni, “Blade Runner” non ottenne il successo sperato al momento della sua uscita. Il film ricevette critiche dure, cominciando con una recensione negativa da parte della celebre critica Pauline Kael, che espresse la sua delusione sul New Yorker. Scott ricorda ancora di essere rimasto colpito dalla recensione, poiché gli sembrava di aver investito tutto in un lavoro senza riconoscimento.

Riflessioni finali

La storia di “Blade Runner” è dunque un esempio di come il cinema possa sfuggire alle aspettative iniziali e diventare un culto solo dopo anni. Grazie alla visione di Ridley Scott e all’interpretazione di Harrison Ford, questo film ha trovato il suo posto nella storia del cinema, dimostrando che a volte è necessario credere in un progetto, anche quando sembra rischioso.