Death of a Unicorn: il regista rivela il legame segreto con Nosferatu e gli appunti di Eggers. Sorprendente!

Il panorama cinematografico si arricchisce di una nuova proposta grazie a *Death of a Unicorn*, opera di esordio del regista Alex Scharfman. Questo film, prodotto da A24, esplora il genere del folk horror attraverso una narrazione che intreccia elementi fantastici e satira sociale, offrendo un approccio innovativo alla figura dell’unicorno, tradizionalmente simbolo di purezza e meraviglia.

Trama e Personaggi

La storia ruota attorno a Paul Rudd, che interpreta un padre in difficoltà, e sua figlia Ridley, interpretata da Jenna Ortega. I due si recano in una lussuosa capanna nel bosco per incontrare il loro superiore, impersonato da Richard E. Grant. Un incidente drammatico, in cui l’unicorno viene investito e brutalmente finito, segna l’inizio della loro avventura. Questo evento, seppur inizialmente surreale, diventa il fulcro della narrazione, poiché la creatura mitologica, dotata di poteri curativi, viene vista dalla famiglia Leopald come un’opportunità da sfruttare senza considerare le implicazioni morali.

Contrasti Narrativi

Scharfman usa il contrasto tra la razionalità scientifica dei Leopald, a capo di un impero farmaceutico, e la dimensione mistica del folklore. La frenetica ricerca di guadagno dal sangue dell’unicorno rappresenta la cieca avidità dell’iper-razionalismo. Al contrario, Ridley emerge come portavoce della saggezza popolare, evidenziando la necessità di rispetto verso il mistero e l’invisibile. La follia della loro intrusione nel mondo del mito diventa un fattore scatenante di conflitti, mettendo in luce le conseguenze devastanti dell’incredulità.

Death of a Unicorn: il regista rivela il legame segreto con Nosferatu e gli appunti di Eggers. Sorprendente!

Influenze e Stile Visivo

La connessione tra Scharfman e Robert Eggers, illustre regista noto per i suoi lavori connessi al folklore horror, è palpabile nella costruzione visiva e nella simbologia di *Death of a Unicorn*. L’esperienza di Scharfman, che ha collaborato a progetti come *The Witch* e ha avuto accesso ai taccuini di Eggers, si riflette in una cura filologica che arricchisce il racconto. Ad esempio, le ricerche legate alle leggende sugli unicorni sono supportate dalla presenza di arazzi del XV secolo, che raccontano la caccia a queste creature fantastiche.

Dettagli Simbolici e Influenze Aggiuntive

Ulteriori rimandi all’horror emergono attraverso dettagli simbolici. Un pannello danneggiato dell’arazzo, in cui l’unicorno mostra segni di ribellione, è stato concepito per allineare le morti nel film con quelle rappresentate nell’arazzo stesso. Questa scelta richiama alla mente le narrazioni stratificate di Ari Aster in *Midsommar*, conferendo al film una densità narrativa che sfida le convenzioni.

Un’Opera Surreale e Grottesca

Il risultato finale è un’opera che si muove con grazia tra gotico e grottesco, mantenendo un tono da dark comedy. *Death of a Unicorn* riesce a trasformare un evento apparentemente assurdo – la contesa per un unicorno ferito – in un’esplorazione profonda e concreta, passante attraverso le lenti del mito, dell’arte e della memoria. Il film invita a riflettere su questioni esistenziali attraverso un linguaggio visivo e narrativo originale, confermando la maestria di Scharfman nel racconto cinematografico.


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