FolleMente, il sequel di Est-Dittatura last minute, offre uno sguardo intrigante sul mondo post-sovietico attraverso gli occhi dei suoi protagonisti. In questo nuovo film, che approda nelle sale il 13 febbraio, si torna a seguire le avventure di Pago, Bibi e Rice, tre amici che avevano già affrontato una serie di avventure nel primo capitolo.
Un Viaggio Nostalgico
Gli eventi si svolgono all’inizio degli anni ’90, un periodo caratterizzato da significanti cambiamenti storici. Con la caduta del muro di Berlino ancora fresca nella memoria collettiva, i tre amici riscoprono la loro vita quotidiana in provincia: Pago sogna di aprire un cinema, Rice lavora come impiegato di banca e Bibi si è innamorato di una ragazza bulgara, Yulia, con cui intrattiene una corrispondenza romantica. Decidendo di incontrarla, coinvolge i suoi amici in un viaggio verso la Bulgaria.
Intrigo e Realtà
La trama si infittisce quando si scopre che Yulia è coinvolta in un traffico di prostituzione. I tre protagonisti si trovano così al centro di un complotto internazionale, dove dovranno fronteggiare l’ombra di organizzazioni come il KGB e la criminalità balcanica. L’interpretazione di Lodo Guenzi, Matteo Gatta e Jacopo Costantini, che riprendono i loro ruoli, è fondamentale per dare vita a personaggi credibili e autentici, rendendo l’esperienza cinematografica ancora più coinvolgente.

Tematiche Riflessioni sulla Disillusione
Tornando a est non si limita a raccontare una storia di avventura, ma esplora anche tematiche profonde come la disillusione e la speranza infranta. La tensione tra il desiderio di cambiamento e la dura realtà emerge chiaramente dai dialoghi, specialmente quando Bibi riflette sulle aspettative di un futuro migliore. La nostalgia per un’epoca di possibilità si intreccia con una crescente consapevolezza delle sfide che li attendono.
- I temi chiave: La lotta tra sogni e realtà, il contrasto tra l’ideale socialista e le nuove difficoltà.
- Il viaggio come metafora: Attraversare confini fisici e ideali rappresenta una ricerca di identità e significato.
- Colore e atmosfera: Il film è arricchito da frammenti d’archivio che evocano il clima degli anni ’90.
Una Commedia Malinconica
Antonio Pisu riesce a creare una commedia dal tono malinconico, capace di far riflettere lo spettatore sull’evoluzione della società. A metà strada tra il genere comico e quello della spy story, il film riesce a divertire pur mantenendo una carica emotiva significativa. La capacità di Pisu di evocare un’epoca storica e di dare voce a una generazione in cerca di cambiamento è evidente in ogni scena.
In conclusione, Tornando a est si rivela un’opera che va oltre il semplice intrattenimento: è una profonda riflessione su ciò che siamo stati e su come il passato continua a influenzare il presente. Con personaggi ben delineati e una narrativa che intreccia sogni e realtà, il film invita gli spettatori a confrontarsi con le proprie aspirazioni e disillusioni. Un’esperienza da non perdere per chi ama il cinema che fa pensare e divertire allo stesso tempo.