Gal Gadot affronta il dramma della gravidanza e la lotta contro un coagulo di sangue nel cervello

La straordinaria rivelazione di Gal Gadot sui social

Alla fine del 2024, l’attrice Gal Gadot, nota per il suo ruolo iconico in Wonder Woman, ha deciso di condividere un’esperienza personale molto intensa sui suoi profili social. Poco prima di dare alla luce la sua quarta figlia, Ori, avvenuta a marzo, la star ha raccontato di aver affrontato una difficile situazione medica. Nello specifico, le è stato diagnosticato un vasto coagulo di sangue nel cervello, portandola a sottoporsi a un intervento chirurgico d’urgenza durante l’ottavo mese di gravidanza.

Un viaggio attraverso il dolore e la speranza

Gal Gadot ha descritto in dettaglio questa esperienza per sensibilizzare e sostenere chi si trova in simili difficoltà. La sua avventura è iniziata con sintomi preoccupanti, come mal di testa persistente. “Ero costretta a restare a letto per giorni”, ha dichiarato, “finché non ho effettuato una risonanza magnetica che ha svelato la verità. Questo episodio mi ha fatto riflettere su quanto in fretta possano cambiare le cose, e in un anno così complicato, il mio desiderio era solamente quello di vivere”.

La paura e la forza di un intervento tempestivo

La talentuosa attrice e modella israeliana, oggi 39enne, ha ricordato i momenti di ansia e la reazione rapida del team medico: “Siamo corsi in ospedale e, nel giro di poche ore, sono stata operata d’urgenza”. Ha anche rivelato che sua figlia, Ori, è venuta al mondo in un momento carico di incertezze. “Il suo nome significa ‘la mia luce’, scelta non casuale”, ha aggiunto. Prima dell’intervento, aveva confidato al marito Jaron (varsano, produttore e attore) che la nascita della loro bambina avrebbe rappresentato la luce in fondo al tunnel. Grazie a un’équipe medica eccezionale del Cedar Sinai Hospital e a settimane di cure dedicate, Gal è riuscita a superare questa sfida e ha intrapreso un percorso di guarigione. Oggi vive con gratitudine per la vita che le è stata restituita.

Gal Gadot affronta il dramma della gravidanza e la lotta contro un coagulo di sangue nel cervello

Le lezioni apprese da una sfida inaspettata

Concludendo il suo racconto, l’attrice ha messo in evidenza le importanti lezioni apprese da questa esperienza. “Innanzitutto, è cruciale ascoltare il nostro corpo e fidarci dei segnali che ci invia. Dolori o cambiamenti, anche minimi, possono nascondere significati più profondi e la connessione con il proprio corpo può rivelarsi vitale”, ha affermato. Inoltre, ha sottolineato l’importanza della consapevolezza, evidenziando che circa tre donne gravide su 100.000, nella fascia di età oltre i 30 anni, possono ricevere una diagnosi di CVT (coagulo di sangue nel cervello). “Identificare precocemente questa condizione è fondamentale, poiché è curabile”, ha concluso.


Tutte le nostre news anche su Google News: clicca su SEGUICI, e poi sul pulsante con la stella!
SEGUICI