Hugh Grant e l’episodio all’aeroporto di Heathrow
Hugh Grant, celebre attore britannico noto per i suoi ruoli da gentiluomo imbranato nel cinema, si trova al centro di una controversia legata a un episodio accaduto all’aeroporto di Heathrow. L’attore ha condiviso un momento poco piacevole che ha coinvolto la sua famiglia, esprimendo il proprio disappunto attraverso i social media.
Una domanda inopportuna
Durante il transito attraverso l’aeroporto con moglie e figli, Grant ha raccontato che un agente dell’immigrazione ha iniziato a conversare con i suoi bambini, per poi porre loro una domanda sconcertante: se fossero davvero i genitori di quei ragazzi. L’attore ha definito questa situazione come “invadente, offensiva e inquietante”, sottolineando come tale comportamento abbia violato un momento riservato e delicato della sua vita familiare.
Reazioni delle autorità
La questione è stata portata all’attenzione del Ministero dell’Interno britannico, responsabile della Border Force presso Heathrow. Tuttavia, né le autorità né i rappresentanti di Hugh Grant hanno fornito commenti ufficiali in merito alla vicenda. Le linee guida dell’aeroporto indicano che, nel caso di viaggi con bambini aventi un cognome diverso, può essere richiesta una conferma della relazione, ma Grant ha fatto notare che tutti i suoi figli portano il suo stesso cognome, rendendo quindi la domanda dell’agente ancora più strana.
La paternità e il cambiamento personale
Padre di cinque figli, avuti da due relazioni diverse, Grant ha sempre parlato apertamente di come la paternità abbia mutato il suo approccio alla vita. Pur mostrando il suo consueto senso dell’umorismo, ha condiviso aneddoti sulla sua esperienza come genitore, ammettendo che crescere dei bambini possa rivelarsi una sfida. Ha descritto la sua vita quotidiana con frasi autoironiche, rivelando anche momenti più teneri, come quelli trascorsi con la figlia più piccola, che richiede affettuosamente “abbracci da scimmietta”.
