Bong Joon-ho, noto regista vincitore di un Oscar, torna con un nuovo progetto cinematografico che promette di suscitare molte discussioni. La sua ultima opera, “Mickey 17”, è un film fantascientifico che affronta temi politici attraverso una narrativa avvincente e originale. Con elementi comici e satirici, il film invita il pubblico a riflettere sulla figura del potere e sul ruolo dei leader nella società contemporanea.
TRAMA E PERSONAGGI DI MICKEY 17
“Mickey 17” è tratto dal romanzo “Mickey7” di Edward Ashton e vede protagonista Mickey Barnes, interpretato da Robert Pattinson. Mickey è un membro di un equipaggio clonato che viene utilizzato per compiti pericolosi nel contesto di una missione spaziale su Niflheim, un pianeta ghiacciato. Ogni volta che Mickey muore, si rigenera in un nuovo corpo, mantenendo i suoi ricordi intatti. Questo elemento di sci-fi introduce interrogativi profondi sull’identità e il sacrificio umano.
Un personaggio significativo è Kenneth Marshall, interpretato da Mark Ruffalo. Marshall è un politico egocentrico e buffonesco, che ha attirato inevitabilmente paralleli con figure politiche contemporanee, senza però riferimenti diretti a un singolo leader. Il regista ha sottolineato come la proiezione delle ansie politiche del pubblico influisca sulla percezione del suo personaggio.

ISPIRAZIONE POLITICA E SOCIAL COMMENTARY
Bong Joon-ho ha chiarito che l’antagonista del film non si ispira esclusivamente a Donald Trump, bensì rappresenta un amalgama di diverse figure politiche e dittatori della storia. Questa scelta offre una prospettiva più ampia sulle dinamiche del potere e sulla manipolazione dell’immagine pubblica da parte dei leader.
Durante le proiezioni di “Mickey 17”, il regista ha notato che il pubblico tende a proiettare le proprie paure sui personaggi, creando un collegamento emotivo con le proprie esperienze. Questo fenomeno evidenzia come la narrativa cinematografica possa rispecchiare le inquietudini collettive di una società in costante cambiamento.
LA COPPIA POTENTE: MARSHALL E GWEN
Un altro aspetto fondamentale del film è la relazione tra Marshall e sua moglie Gwen, interpretata da Toni Collette. La coppia rappresenta un duo sinistro, simile a molte coppie di potere nella storia. Bong ha citato coppie come quella dei Ceaușescu in Romania e dei Marcos nelle Filippine, sottolineando come il loro legame possa rivelarsi tanto ridicolo quanto terrificante. Questo rapporto complesso aggiunge una dimensione ulteriore alla narrazione, sollevando interrogativi sull’amore e l’ambizione.
TEMI FONDAMENTALI E RIFLESSIONI FINALIMiche
“Mickey 17” affronta temi universali come l’identità, il sacrificio e l’assurdità del potere, mescolando elementi di commedia e riflessione sociale. Il film si propone di intrattenere il pubblico mentre offre spunti critici sulla politica e sulla natura umana.
In definitiva, “Mickey 17” di Bong Joon-ho si presenta come un’opera provocatoria che merita di essere vista non solo per le sue qualità artistiche, ma anche per le domande che pone sulla nostra società e sui nostri leader. Con una miscela di fantasia e realtà, il film è destinato a stimolare discussioni tra gli spettatori, portandoli a riflettere sulle implicazioni delle loro proiezioni politiche e personali.