Quando amore e cucina si incontrano, nascono piatti che raccontano storie e accendono i sensi. In occasione del giorno degli innamorati, il rinomato chef Ivano Ricchebono porta in tavola un’espressione culinaria di passione e tradizione: il risotto ai frutti d’amare.
Questa creazione riflette la sua storia personale, un tributo all’amore recentemente sbocciato nella sua vita, e un invito a celebrare i momenti preziosi con chi ci sta a cuore. Eccovi la ricetta per ricreare questo piatto che trasuda mare, amore e dedizione.
“È sempre mezzogiorno”: risotto ai frutti d’amare di Ivano Ricchebono – Dettagli ricetta
Tempo di preparazione: | 30 minuti |
Numero di persone: | 4 |
Tempo di cottura: | 20 minuti |
Tempo totale: | 50 minuti |
“È sempre mezzogiorno”: risotto ai frutti d’amare di Ivano Ricchebono – Ingredienti
- 400 g di riso carnaroli
- 1 l di fondo di crostacei
- 1,5 l di brodo di pesce
- 30 g di alghe di mare secche
- 250 g di cozze
- 100 g di vongole
- 8 gamberi viola
- 6 scampi
- 100 g di calamari
- 100 g di seppie
- 50 g di soia
- 50 g di yuzu
- 1 limone
- Nero di seppia
- Basilico
- 50 g di burro
- 50 g di formaggio grattugiato
- Olio
- Sale
- Polvere di barbabietola
“È sempre mezzogiorno”: risotto ai frutti d’amare di Ivano Ricchebono – Procedimento
Il procedimento per questo risotto ricco di sapori marini inizia scottando le seppie, tagliate a dadini, in una padella calda senza aggiunte fino a che non saranno cotte. Accanto, in un’altra padella con un filo d’olio, adagiamo i gamberi e gli scampi, facendoli cuocere per un minuto per lato. Le cozze e le vongole verranno fatte aprire in una padella con olio e un po’ d’acqua o vino bianco; una volta aperte le sgusciamo e filtriamo il liquido.
A questo punto, tagliamo i calamari a strisce sottili e affrontiamo la fase cruciale della tostatura del riso. In un tegame apposito, poniamo il riso carnaroli con un pizzico di sale. Una volta tostato e caldo al tatto, procediamo a bagnarlo con il brodo di pesce, seguendo con l’aggiunta progressiva del fondo di crostacei e l’acqua delle cozze e vongole.
A metà della cottura, di circa 10 minuti, incorporiamo le seppie e i calamari a striscioline. E’ il momento di aggiungere un tocco aromatico con le alghe marine secche sbriciolate, e di proseguire la cottura annaffiando con i liquidi. Giunti quasi al termine, è il turno di aggiungere le cozze e le vongole sgusciate.
Per una mantecatura ideale, dopo aver spento il fuoco, lasciamo il risotto a riposare per un minuto; quindi, lo arricchiamo con burro a pezzetti, succo di yuzu o di limone, salsa di soia e formaggio grattugiato. A piatto pronto, spolveriamo con la polvere di barbabietola per un tocco di colore, disponiamo i gamberi puliti e gli scampi, e terminiamo con alcune gocce di nero di seppia diluito.
Per una visione più approfondita e visuale, i video delle ricette possono essere trovati su RaiPlay.
“È sempre mezzogiorno”: risotto ai frutti d’amare di Ivano Ricchebono – Consigli e Varianti per la ricetta
Per una variante di questa ricetta, si può optare per utilizzare il succo di lime al posto del yuzu, per conferire un’acidità meno pronunciata. Se cercate un tocco di cremosità in più, aggiungete una manciata di parmigiano aggiuntiva durante la mantecatura. Inoltre, per gli amanti delle erbe, il basilico può essere sostituito o affiancato da prezzemolo fresco tritato.
Per un risotto più delicato, si può diminuire la quantità di nero di seppia oppure escluderlo del tutto, lasciando i colori naturali dei frutti di mare a dominare il piatto. Se avete difficoltà a trovare la polvere di barbabietola, potete decorare il piatto con del radicchio rosso tagliato finemente per un contrasto croccante.
Buon appetito e ricordate che l’amore, come un buon risotto, richiede pazienza, cura e i giusti ingredienti.