“É sempre mezzogiorno” ricetta di oggi 28 febbraio: ravioli sardi con ricotta e limone di Michele Farru

Scopriamo i sapori della Sardegna attraverso un piatto che racchiude il sole e la tradizione di questa splendida terra: i ravioli sardi con ricotta e limone ideati dallo chef Michele Farru. Questa prelibatezza, che combina il gusto delicato della ricotta con l’aroma fresco del limone, è perfetta per portare in tavola un tocco di novità rispettando la ricetta tipica dell’isola. Seguiamo insieme questa ricetta che promette di deliziare i nostri palati.

“É sempre mezzogiorno”: ravioli sardi con ricotta e limone di Michele Farru – Dettagli ricetta

Tempo di preparazione Numero di Persone Tempo di cottura Tempo totale
60 minuti (comprese le pause) 4 30 minuti 1 ora e 30 minuti

“É sempre mezzogiorno”: ravioli sardi con ricotta e limone di Michele Farru – Ingredienti

  • 400 g semola
  • 400 g farina 00
  • 1 uovo
  • Sale
  • Acqua q.b.

Ripieno:

  • 500 g ricotta
  • 1 limone (scorza grattugiata)
  • 50 g zucchero
  • 80 g semola
  • 1 uovo
  • Prezzemolo tritato

Salsa:

“É sempre mezzogiorno” ricetta di oggi 28 febbraio: ravioli sardi con ricotta e limone di Michele Farru
  • 200 g datterini rossi
  • 200 g datterini gialli
  • 200 g datterini arancioni
  • 1 spicchio d’aglio
  • 1 foglia di alloro
  • 1 cipollotto
  • 100 g mandorle
  • 100 g pecorino
  • Olio extravergine d’oliva q.b.

“É sempre mezzogiorno”: ravioli sardi con ricotta e limone di Michele Farru – Procedimento

Cominciamo lavorando la semola insieme alla farina 00, un uovo e un pizzico di sale. Aggiungiamo acqua poco per volta fino ad ottenere un impasto omogeneo, formiamo un panetto che avvolgiamo nella pellicola trasparente e lasciamolo riposare per mezz’ora.

Prepariamo la salsa facendo soffriggere il cipollotto tritato finemente con una generosa spruzzata di olio evo e lo spicchio d’aglio. Una volta dorato, aggiungiamo i datterini precedentemente tagliati, sale e qualche foglia di alloro. Lasciamo cuocere a fuoco lento con un coperchio per circa 20 minuti, finché i pomodorini non si saranno sfaldati e la salsa si sarà ristretta.

Tostiamo le mandorle in una padella separatamente con un filo d’olio, un pizzico di sale e una spolverata di pepe fino a che non diventino dorate e fragranti.

Nel frattempo, per il ripieno, uniamo la ricotta con lo zucchero, la scorza grattugiata del limone, la semola, un uovo e il prezzemolo finemente tritato, mescolando fino a ottenere una crema omogenea.

Stendiamo ora la sfoglia precedentemente riposata fino a renderla sottile e disponiamo su di essa piccole porzioni di ripieno distanziate tra loro. Ripieghiamo su se stessa la sfoglia coprendo il ripieno e, con l’aiuto di un coppapasta, formiamo i ravioli sigillando bene i bordi. Cuociamo i ravioli in abbondante acqua bollente e salata per alcuni minuti.

Una volta pronti, scoliamo delicatamente i ravioli e li saltiamo insieme alla salsa di pomodorini, aggiungendo il pecorino grattugiato. Serviamo ben caldi guarnendo con le mandorle tostate e altra dose di pecorino a piacere.

“É sempre mezzogiorno”: ravioli sardi con ricotta e limone di Michele Farru – Consigli e Varianti per la ricetta

Per dare un tocco personale al piatto, potete giocare con gli agrumi sostituendo la scorza di limone con quella di arancia o bergamotto, che doneranno ai ravioli un aroma diverso e sorprendente. Se cercate una versione ancora più ricca, incorporate nel ripieno della ricotta un pizzico di cannella o vaniglia.

Anche per la salsa, sentitevi liberi di sperimentare utilizzando basilico al posto dell’alloro o pepite di formaggio sardo fresco per dare maggior corposità al sugo. Ricordate che la qualità degli ingredienti è fondamentale per ottenere un risultato finale che sia all’altezza della ricetta tradizionale.

Questo piatto è un ottimo modo per improntare un menù tematico all’insegna della cucina italiana e della sua diversità regionale. Gli amanti dei sapori autentici e quelli alla ricerca di nuove esperienze culinarie troveranno in questi ravioli sardi con ricotta e limone una sintesi perfetta di tradizione e innovazione.

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