Rocco Siffredi si difende dalle accuse di abusi: “Ho le prove, sono criminali veri”

Accuse di Abusi contro Rocco Siffredi

Rocco Siffredi si trova al centro di un acceso dibattito mediatico a seguito delle gravi accuse mosse da due donne in un servizio di Le Iene. Le testimonianze, raccolte da Roberta Rei, includono accuse di abusi sessuali che l’attore e regista del settore pornografico ha strenuamente negato, affermando di essere vittima di una complessa cospirazione.

Dettagli delle Accuse

Una delle presunte vittime ha raccontato di essere stata aggredita dopo aver rifiutato una pratica durante le riprese di un film. Secondo il suo racconto, Siffredi avrebbe reagito in modo aggressivo, insultandola e tentando di forzare la situazione. Dopo l’incidente, sostiene che il video dell’accaduto sarebbe stato diffuso illegalmente su canali privati.

Un’altra testimone ha descritto un’esperienza ancora più traumatica, affermando che Siffredi non si è mai fermato nonostante i suoi rifiuti, continuando a insistere fino a portare a termine atti che lei aveva esplicitamente vietato. Ha confermato di essere uscita dall’episodio con delle conseguenze fisiche significative.

Rocco Siffredi si difende dalle accuse di abusi: “Ho le prove, sono criminali veri”

La Risposta di Siffredi

In risposta alle accuse, Rocco Siffredi ha dichiarato che, al giorno d’oggi, è sufficiente che una donna inventi simili storie per distruggere la reputazione di qualcuno. Ha sottolineato di non aver mai abusato di nessuna persona e ha menzionato che le riprese includono sempre feedback delle attrici riguardo le scene girate, suggerendo che nessuna donna è obbligata a compiere atti che non desidera. Inoltre, ha ammesso di poter fornire numerose testimonianze a supporto della sua posizione.

Ipotesi di Cospirazione

Rocco Siffredi ha avanzato l’ipotesi che dietro le accuse ci sia un complotto orchestrato da un rivale, identificato nel milionario Stephane Pacaud, proprietario di una piattaforma concorrente. Secondo Siffredi, Pacaud avrebbe assunto il podcaster Tommie McDonald per costruire false testimonianze contro di lui, definendolo il mandante di questa campagna diffamatoria.

L’attore ha insistito sul fatto che questa situazione è la risultante di un’operazione coordinata per danneggiarlo, affermando di possedere prove della cospirazione contro di lui. La vicenda rimane avvolta nel mistero e la reputazione di Rocco Siffredi è sempre più appesa a un filo.


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