La terza serata del Festival di Sanremo si è presentata ricca di sorprese e momenti memorabili, grazie alla vivace conduzione di Katia Follesa. Scendendo le scale, ha già rotto il ghiaccio con una serie di battute spiritose che hanno portato nuova energia all’evento, in un clima di maggiore informalità rispetto alle serate precedenti. La sua presenza sul palco ha rappresentato un cambiamento significativo dal protocollo tradizionale del festival, offrendo un respiro fresco e divertente.
Katia Follesa: la nuova voce del festival
Con un sorriso e una verve invidiabile, Katia ha esclamato: “Grazie per avermi voluta in questa edizione in cui ci sono più conduttori che cantanti”. Le sue battute, talvolta caustiche, hanno fatto ridere il pubblico e i suoi colleghi. Ha persino scherzato sul ritmo frenetico imposto da Carlo Conti, il direttore artistico, con affermazioni come: “Carlo, ma tu fai tutto così veloce, c’è tua moglie qui?” Questo tipo di umorismo è stato davvero ben accolto, facendo emergere una connessione più autentica con il pubblico.
Momenti indimenticabili tra musica e comicità
Uno dei picchi della serata è stato il sorprendente bacio tra Katia e Simon Le Bon, frontman dei Duran Duran, il quale ha dimostrato che anche le icone musicali degli anni Ottanta possono essere parte di momenti ludici. La band ha nuovamente catturato l’attenzione, mentre Victoria De Angelis dei Maneskin ha fatto il suo ingresso sul palco per suonare alcuni brani con gli artisti inglesi. Questo incontro fra generazioni musicali ha deliziato il pubblico, promettendo un’interessante fusione di stili.
Edoardo Bennato e l’impatto del tempo
Edoardo Bennato ha fatto una breve apparizione sul palco, dedicando pochi minuti a promuovere il suo docufilm. Ha cantato “Sono solo canzonette” prima di scomparire nella stessa rapidità con cui è apparso, in un chiaro tributo alle sue radici artistiche. Questo momento ha rimarcato quanto sia importante per gli artisti mantenere vivo il contatto con il loro pubblico, nonostante il passare del tempo.
Il ritorno di Elettra Lamborghini
Elettra Lamborghini ha fatto il suo ingresso avvolta in un’aria di entusiasmo contagioso. Con la sua voce caratteristica, ha tenuto il pubblico sulle spine con commenti divertenti e battute preconfezionate. Nonostante l’aspetto leggero delle sue parole, la sua presenza ha richiamato alla mente l’importanza delle celebrazioni e delle interazioni emotive nel contesto del festival, dove ogni artista porta il proprio bagaglio di esperienze e stile.
Un tributo al Teatro Patologico
Una nota significativa della serata è stata l’esibizione degli studenti del Teatro Patologico, un’iniziativa che unisce teatro e salute mentale. Questo gesto ha sottolineato l’importanza dell’arte come strumento di inclusione e comunicazione, mostrando come la cultura possa superare le barriere e creare spazi di accoglienza.
Il premio alla carriera per Iva Zanicchi
Infine, Iva Zanicchi ha ricevuto il premio alla carriera, accompagnato da un medley dei suoi successi. Sebbene il suo tono fosse nostalgico, la performance ha suscitato emozioni contrastanti, dimostrando che l’arte e la musica possono essere tanto celebrative quanto riflessive. La serata ha messo in luce non solo il talento ma anche il valore del passato nella costruzione del presente musicale.
Questa terza serata di Sanremo ha creato un mix unico di comicità, musica e momenti toccanti, rafforzando il legame tra artisti e pubblico in un’atmosfera vibrante di nostalgia e innovazione. Il festival continua a dimostrare il suo potere di attrazione e divertimento, rimanendo un appuntamento imperdibile per tutti gli amanti della musica italiana.
