Dopo la morte di Hunkar Yaman, in Terra Amara si è diffusa una misteriosa cappa di silenzio. La crisi ha colpito in particolare Demir, Fekeli e Zuleyha che hanno cominciato a indagare a loro spese sulla scomparsa della matriarca.
In particolare, Zuleyha sospetta di Behice, la zia di Mujgan, di essere stata l’artefice del crimine. La donna non ci penserà due volte a contattare un ex commissario di polizia in pensione per raccogliere informazioni che, spera, la possano aiutare a smascherare la donna. Dall’altra parte, Demir si sforzerà di scoprire la verità offrendo ricompense a chiunque possa far luce su questo oscuro caso.
Behice è più di un sospetto: le prove sono schiaccianti.
Le possibilità che sia Behice ad aver ucciso Hunkar Yaman aumentano sempre più. Infatti, Demir intervisterà il tassista che poco prima aveva accompagnato una donna rispondente in tutto e per tutto alla descrizione di Behice alle rovine di Cukurova, dove poi il corpo di Hunkar è stato ritrovato.
Nei pressi del luogo del delitto, Demir si scontrerà con Behice, ma quest’ultima verrà salvata solo grazie al tempestivo intervento di Zuleyha e Sevda. In seguito, Altun aiuterà la donna a trovare le prove sufficienti per accusare la zia del medico pubblicamente.
Pubblica accusa: Behice è l’assassina di Hunkar!
Poiché ufficialmente tutti i documenti si uniranno per sostenere la teoria che vorrebbe Behice come l’unico responsabile dell’omicidio di Hunkar Yaman, Zuleyha non avrà più dubbi e recandosi al circolo, davanti a tutto il gruppo, così come davanti a Mujgan (che è sotto shock), accuserà Behice di omicidio.
Behice si scoprirà, inoltre, essere un’assassina seriale, poiché è responsabile anche della morte dei suoi due precedenti coniugi. Tutto era stato orchestrato dal padre di Mujgan, in modo tale da poter reclamare la loro eredità.
Da qui si arriva alla fatidica conclusione che l’omicidio di Hunkar Yaman non è altro che un’estensione di questo mezzo complotto, con il fine di ottenere la fortuna di Fekeli.